martedì 26 luglio 2011

L’impero breve: Recensione di David Frati (Mangialibri.com)



1936. Nel consenso generale dei suoi cittadini – non solo delle masse, ma anche di fior di intellettuali – l'Italia fascista ha appena occupato l'Etiopia o Abissinia con una crudele guerra-lampo di soli sette mesi che ha inflitto all'esercito africano perdite da dieci a venti volte superiori a quelle italiane. Ora Eritrea, Somalia ed Etiopia sono unite nell'Africa Orientale Italiana (AOI), il trasferimento di migranti dal nostro Paese ai territori appena conquistati è iniziato, e continuerà ancora per anni, fino al tragico epilogo del colonialismo mussoliniano. Il costo ingente della campagna militare – si stima in più di 38 miliardi di lire, molto più dei 12 dichiarati ufficialmente - è stato scaricato sulle classi medie e sui proletari con blocchi dei salari e aumenti del costo della vita, e nei prossimi anni le spese coloniali assorbiranno una percentuale significativa del bilancio statale (come ebbe a dichiarare il diplomatico britannico F.W. Cavendish Bentinck in una comunicazione al suo Governo “L'impero in Africa Orientale è per il momento una bancarotta”). C'è da costruire un'intera nazione: strade, palazzi, città. Ci sono da bonificare e irrigare terreni, c'è da sviluppare il commercio, ci sono da impiantare un'assistenza sanitaria, una organizzazione scolastica, una struttura giudiziaria: e il tutto sotto la minaccia costante della guerriglia partigiana...
Fabrizio Di Lalla, ex funzionario del Ministero del Lavoro e sindacalista UIL, concretizza la sua grande passione per la Storia dando alle stampe un saggio monumentale, un affresco molto equilibrato, a tratti persino troppo: si avverte distintamente la cautela dell'autore, che sa di camminare su un terreno scivoloso ed è alla costante ricerca di equilibrio, aderenza ai fatti, moderazione. Gli facilita il compito l'approccio scelto, basato al 100% sull'analisi di dati, memorialistica, reportage, articoli giornalistici d'epoca (compresi i 23 volumi pubblicati dal 1938 al 1943 de “Gli Annali dell'Africa Italiana”), testimonianze orali. Da questo approccio deriva anche la chiara vocazione del libro, che è l'informazione e non un giudizio politico purchessia della controversa esperienza coloniale mussoliniana. Si cerca insomma – per citare l'introduzione – di dare “un quadro quanto più aderente alla realtà di ciò che gli italiani fecero nel bene e nel male in quel lustro intenso e tragico della storia d'Italia e delle memorie che ancora oggi è possibile rintracciare in quella parte martoriata del continente africano”. Eccellente poi la scelta di ricorrere al grande formato e l'inserimento di un nutrito apparato iconografico. Ottimo libro, ma solo se lo si intende come 'allegato' a un saggio che descriva passo passo la parabola storica dell'AOI, qui solo sommariamente riassunta.

David Frati

http://www.mangialibri.com/node/8939

giovedì 2 giugno 2011

Indice: IMMAGINI DELL'IMPERO


Indice
Introduzione


Il Corno d’Africa prima del conflitto

Conquista, resistenza, repressione

L’organizzazione dell’impero

La colonizzazione demografica

La valorizzazione economica

La società coloniale

La sconfitta e il dopoguerra


Le fonti delle immagini


L’Autore

mercoledì 1 giugno 2011

Novità: IMMAGINI DELL'IMPERO

La descrizione dell’avventura fascista in Africa Orientale, attraverso una notevole mole d’immagini coordinate su un percorso narrativo, rappresenta una novità nella saggistica. Finora, infatti, sono state rare le opere che hanno utilizzato questo mezzo documentale e nei pochi casi in cui ciò è avvenuto, la scelta ha riguardato aspetti guerreschi, diplomatici o politici, mentre è stato riservato uno spazio non adeguato all’umanità indistinta che ha vissuto quei fatti.
L’autore, invece, seguendo le orme del suo precedente saggio, ha descritto visivamente i vari aspetti della vita dei nostri connazionali in terra d’Africa, che laggiù hanno compiuto opere notevoli e azioni nefande, e i loro rapporti con il mondo indigeno, nel loro cammino breve e drammatico verso la conclusione dell’avventura con un ritmo quasi cinematografico.
Tutto questo è stato il frutto di una lunga e difficile ricerca per reperire la documentazione visiva necessaria. Purtroppo in questa indagine non ha potuto contare molto sul materiale delle varie fototeche esistenti nel nostro paese. Infatti, pur essendo notevole, soprattutto nell’archivio dell’Istituto Luce, riguarda in prevalenza eventi politici e militari mentre poco c’è sulla massa dei nostri connazionali dell’impero.
Ha trovato, invece, molto più materiale su tale argomento nella pubblicistica periodica coloniale dell’epoca, spesso di ottima fattura. Tali periodici, infatti, erano quasi tutti editi dall’Ufficio Studi del Ministero dell’Africa Italiana, dove confluiva il materiale fotografico della sezione Luce A.O.I.. Con la caduta del fascismo, l’armistizio e il trasferimento al nord di gran parte della documentazione, molto materiale è andato disperso in mille rivoli. Un ulteriore supporto è derivato all’autore dalla propria fototeca costruita nel corso degli anni.
Nonostante tutte le difficoltà incontrate, ci pare che questo saggio, con l’inversione dei ruoli tra immagine e scritto, raggiunga l’intento di dare al lettore una concreta testimonianza, organica e originale, della società italiana in formazione in A.O.I. in tutti i suoi aspetti anche quelli apparentemente secondari del vivere quotidiana, con la descrizione del tragico percorso di questi nostri connazionali dal loro approdo in Africa alla triste conclusione della sconfitta con le sofferenze ad essa connesse.


Fabrizio Di Lalla
IMMAGINI DELL'IMPERO
Storia fotografica degli italiani in A.O.I.

Edizioni Solfanelli
[ISBN-978-88-7497-728-4]
Pagg. 336 + 16 ill. a col. - € 30,00

http://www.edizionisolfanelli.it/immaginidellimpero.htm